lunedì 10 febbraio 2014
sostegno etimologico allo studio della storia dei concetti filosofici
Volontà: dal latino voluntas, dal volere, desiderare, richiamandoci ad Aristotele, la volontà, in ambito morale, è legata alla facoltà desiderativa, da orientare con la ragione per perseguire il Bene,quindi appetito razionale, desiderio orientato con cognizione di causa,
Dal Romanticismo, si matura, con la critica all'illuminismo e alla ragione positiva, un rovesciamento del significato, leggiamo come Schopenhauer nell'opera "Il mondo come volontà e rappresentazione" la ridifinisca e costruisca su di essa l'intera sua filosofia:
La volontà considerata in se stessa è incosciente: è un cieco, irresistibile impeto, qual noi già vediamo apparire la natura inorganica e vegetale, come anche nella parte vegetativa della nostra vita [...] e ciò che la volontà sempre vuole è la vita; [...]perciò è tutt'uno quando invece di volontà senz'altro diciamo "volontà di vivere".
Sentimento: almeno 2 significati:
1)stato affettivo che condiziona la vita dell'individuo e dal quale hanno origine le passioni.
2) dall'epoca moderna è pascalianamente intesa quale forma di conoscenza immediata, intuitiva che si contrappone alla logica-discorsiva, esaltata da molti idealisti romantici, giudicata invece per la sua espressione individuale da Hegel.
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